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Perché un giornale per la nostra parrocchia

di Pietro Saccò

Rilanciare un giornale parrocchiale in questi primi giorni del 2024 può sembrare un’idea anacronistica, davvero poco adatta ai tempi che viviamo. Le vendite dei quotidiani sono precipitate di più di un terzo negli ultimi cinque anni, l’interesse degli italiani verso l’informazione giornalistica sembra scemare anche online (tanto che le notizie, per chi lo ha notato, stanno scivolando fuori dal flusso di foto e testi proposto dai social network) e tra gli studiosi del giornalismo un tema tristemente sempre più analizzato è quello della news avoidance: il fenomeno per cui le persone scelgono attivamente di evitare di imbattersi nelle notizie nel corso della loro giornata, nella maggioranza dei casi perché le trovano deprimenti, incomprensibili, inutili. Spesso anche sovrabbondanti: una persona che vuole essere informata può essere scoraggiata dalla quantità di notizie che arrivano online da fonti disparate e quindi arrendersi e ritirarsi a pensare ai fatti propri, al riparo da quello che gli editori (o più probabilmente gli algoritmi) vorrebbero farci sapere.

È anche un po’ contro il rischio di questa resa che punta a lavorare La Lanterna, il giornale della Parrocchia di Santa Maria del Rosario, che riparte con questo articolo – dopo qualche decennio di pausa – in una forma nuova, digitale, aperta, non cadenzata. «La nostra idea è quella di raccontare anche all’esterno tutta la positività che emerge dalla nostra zona, dalla vita della parrocchia e di tanta gente che le orbita attorno nel nostro quartiere, ma anche per aprirci all’esterno, diventare cassa di risonanza di “buone notizie”» spiega don Marco, che ha iniziato a ragionare sul rilancio de La Lanterna la scorsa estate, dopo avere visto esperienze positive di giornalismo parrocchiale in altre zone d’Italia. «Mi domandavo se fosse possibile una modalità nuova, meno legata a forme tradizionali, per raggiungere i nostri parrocchiani – racconta –. Confrontandomi con il Cedac e con i diversi professionisti del giornalismo coinvolti nella vita della Parrocchia abbiamo deciso di andare avanti».

Il progetto è quello di fare informazione positiva: raccogliere nel territorio di Santa Maria del Rosario storie e testimonianze preziose e raccontarle, perché hanno qualcosa di importante e utile per la comunità, qualcosa che sarebbe sbagliato sprecare. Allo stesso tempo cercheremo di proporre spunti di riflessione e idee sulla vita e il cambiamento del quartiere, uno dei più popolosi e interessanti della città di Milano. La Lanterna sarà anche uno degli strumenti per portare avanti il rapporto della Parrocchia con i parrocchiani e il resto della comunità del quartiere: ad esempio dando conto delle attività della Caritas, del Cedac, dell’Oratorio, dei Gruppi sportivi e della Cultura. «Molto spesso tante iniziative che accadono nel quartiere, meriterebbero di essere comunicate e condivise – ricorda don Marco –. La parrocchia è uno dei centri più forti dell’area, dare voce a tutta questa vasta bellissima ricchezza di umanità nel nostro territorio, che non è valorizzata dai media locali, può fare bene a tanti». La Lanterna sarà uno strumento di servizio alla comunità. A realizzarla sarà  un gruppo di giornalisti che si è messo a disposizione, ma il progetto sarà corale, perché elemento chiave sarà anche il coinvolgimento dei parrocchiani: tutti quelli che che partecipano alla vita di questa comunità possono imbattersi in storie, vicende, persone progetti e idee che meritano di essere raccolte e raccontate agli altri. Per questo le  proposte e segnalazioni,  spunti e i suggerimenti saranno fondamentali per fare in modo che, nella straordinaria ricchezza dell’offerta che la Parrocchia di Santa Maria del Rosario sa offrire al territorio in cui vive, trovi degnamente il suo posto anche una cosa antica, ma non anacronistica, come un giornale.